Fonti di antiossidanti da rifiuti agrari: un esempio di economia circolare

Introduzione al Progetto Collaborativo e Obiettivi

L’articolo “Fonti di antiossidanti da rifiuti agrari: un esempio di economia circolare” pubblicato sulla rivista di settore Cosmetic Technology presenta un approfondimento sul progetto di ricerca denominato “Metodologie estrattive da vegetali del territorio e tecnologie produttive ad alto controllo per cosmetici naturali innovativi”. Questo progetto è stato finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento ed è giunto alla sua conclusione dopo anni di collaborazione con l’Università di Trento e la cooperativa Sant’Orsola.

Il progetto è stato condotto da G. Battistini e L. Miori del Dipartimento Ricerca e Sviluppo, AREADERMA, F. Trenti e G. Guella del Laboratorio di Chimica Bioorganica, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, D. Losa e O. Jousson del Laboratorio di Genomica Microbica, Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata – CIBIO, Università di Trento.

Il cuore di questa iniziativa è stato focalizzato sulla ricerca di metodi sostenibili per estrarre molecole con proprietà di interesse cosmetico da residui vegetali provenienti dalla filiera agroalimentare. L’obiettivo principale consisteva nell’efficace trasformazione di scarti in prodotti ad alto valore aggiunto, contribuendo così all’economia circolare del territorio.

 

Metodi di Estrazione e Caratterizzazione dei Fitocomplessi

Il focus specifico del progetto è stata l’estrazione dell’acido clorogenico (CGA), un potente polifenolo con proprietà antiossidanti presente in piante come il mirtillo. Il protocollo sviluppato ha permesso la preparazione di fitocomplessi ad alto potere antiossidante utilizzando scarti di frutti e foglie di mirtillo. Tecniche estrattive e di purificazione sono state sperimentate e ottimizzate per garantire un processo funzionale ed economico su scala industriale. L’analisi attraverso risonanza magnetica nucleare e cromatografia liquida ha permesso di caratterizzare i fitocomplessi, dimostrando la presenza predominante di CGA.

1000 x 300 Wordpress

Applicazioni Cosmetiche e Implicazioni Future

I fitocomplessi ottenuti da scarti della pianta di mirtillo sono stati testati sia individualmente che all’interno di preparazioni cosmetiche, attraverso saggi di attività antiossidante come il DPPH, test di efficacia in vitro su cheratinociti umani e Oxitest, rivelando un notevole potenziale come antiossidanti e ingredienti attivi per proteggere la pelle dallo stress ossidativo. I fitocomplessi possono essere quindi considerati materie prime di origine naturali e certificabili COSMOS. Inoltre, il protocollo estrattivo si è rivelato facilmente scalabile e può essere esteso ad altre matrici vegetali, offrendo nuove prospettive nell’ambito dell’upcycling ed economia circolare delle risorse locali.

Per dettagli approfonditi, si invita a consultare l’articolo completo pubblicato su COSMETIC TECHNOLOGY (numero 5, pag. 24-33).

Cosmetic Technology 5 – 2023 (pdf)